Prevenire ed eliminare le zecche nei cani

Le zecche sono uno dei parassiti esterni più comuni che possono compromettere la salute del tuo cane.

Questo perché questi parassiti trasmettono in modo molto efficace una moltitudine di malattie attraverso i loro morsi. Per evitare le zecche nei cani la cosa migliore che puoi fare è proteggerli, vuoi sapere come? Vuoi sapere cosa puoi fare per prevenire le zecche e come rimuoverle? In questo post speciale ti diremo tutto. 

ZECCHE: CARATTERISTICHE DEI PARASSITI PIÙ COMUNI

Le zecche sono artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi, tutti succhiatori di sangue. Questi piccoli parassiti possono rimanere attivi su qualsiasi parte del cane e possono anche muoversi sul suo pelo e su diverse parti del suo corpo. Le loro zone preferite sono quelle in cui il pelo è meno folto, come le orecchie, le ascelle, gli inguini e gli spazi tra le dita.

In Italia, le specie di zecche più frequenti sono Rhipicephalus sanguineus, seguito da Dermacentor reticulatus, Ixodes ricinus e Ixodes hexagonus. Queste specie agiscono come portatori di diversi microrganismi patogeni, chiamati vettori, che compromettono la salute del tuo cane, come Hepatozoon canis, Babesia canis, Ricketsia spp. o Erhlichia canis. Le zecche nei cani possono trasmettere numerose malattie, ma anche gli esseri umani sono a rischio se vengono morsi.

QUANDO E DOVE CI SONO PIÙ ZECCHE?

Ambienti caldi e umidi con molte ore di luce sono ideali per lo sviluppo delle zecche. Queste condizioni si verificano di solito durante la primavera, l'estate e l'inizio dell'autunno, ma bisogna stare allerta tutto l'anno.

Le zone dove vivono di solito le zecche sono:

  • Zone rurali: alberi, cespugli, rocce...

  • Zone urbane all’aria aperta: giardini, parchi, vasi...

  • Zone urbane al chiuso: crepe nei muri, tappeti, coperte...

CICLO VITALE DELLE ZECCHE

Nelle migliori condizioni per una zecca, il suo ciclo di vita dura di solito circa 60 giorni. Dopo la deposizione delle uova, il suo ciclo vitale ha 3 fasi: larva, ninfa e adulto. In ognuna delle tre fasi, le zecche devono nutrirsi del sangue dell'ospite per alcuni giorni.

Una volta che si sono nutrite, di solito cadono a terra per passare alla fase successiva. Quindi è possibile che, nel corso di un unico ciclo vitale, questi parassiti possano nutrirsi di una preda ogni volta che mutano.

Le femmine adulte sono quelle che, su terreno solido, depongono migliaia di uova in qualsiasi angolo o area molto protetta dall'ambiente, in modo che i piccoli possano nascere senza problemi e iniziare un nuovo ciclo. Quando le condizioni non sono ottimali, o non hanno una preda di cui nutrirsi, possono rimanere in uno stato di letargia per quasi due anni. Questo significa che se il tuo cane ha le zecche, dovresti fare molta attenzione a disinfettare gli angoli della casa.

ZECCHE NEI CANI: PREVENZIONE E TRATTAMENTO

La cosa migliore da fare per evitare le zecche nei cani è un buon piano preventivo antiparassitario, sia per il tuo amico peloso che per l'ambiente in cui vivete. Questo è essenziale affinché il tuo cane non si ammali a causa di un morso di zecca.

Esistono diversi metodi per combattere questi parassiti, sia per prevenirli che per curare le infestazioni da zecche nei cani. Questi metodi si differenziano in base al funzionamento e alla durata della protezione del tuo cane. Inoltre, ci sono diverse varianti a seconda del metodo di applicazione: collari, fiale, pillole, spray, lozioni, polvere o shampoo antiparassitario; possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione.

Questi metodi di solito includono nella loro composizione i seguenti principi attivi: fipronil, permetrina o piriprossifene. Molti di questi funzionano anche contro altri parassiti simili come pulci, pidocchi o pappataci.

È importante sapere che molti dei prodotti indicati per i cani adulti non sono indicati per i cuccioli, né per i gatti. Quindi, prima di utilizzarli, consulta il veterinario.

CONSIGLI PER SBARAZZARSI DELLE ZECCHE NEI CANI

È possibile che, nonostante la corretta prevenzione, la zecca sia ancora attaccata alla pelle del tuo cane (ha un apparato boccale forte che potrebbe permetterglielo). Questo perché la sua bocca non solo serve a succhiare il sangue, ma è anche responsabile della dispersione di microrganismi attraverso la saliva.

Se trovi una zecca sul tuo cane, puoi applicare una piccola dose di antiparassitario per allentarne la presa sulla pelle dell’animale, per poterla poi rimuovere in modo più facile e sicuro. 

COME TOGLIERE UNA ZECCA?

Non è una procedura molto semplice, bisogna agire con delicatezza e, soprattutto, stare molto attenti. È necessario utilizzare pinzette speciali per la rimozione delle zecche nei cani: sono molto facili da maneggiare e hanno una punta arrotondata per evitare di fare male al cane. Se hai domande, è meglio contattare il veterinario.

La procedura per rimuovere una zecca dalla pelle del cane è la seguente:

  • Avvicinati il più possibile, ma con molta attenzione, alla pelle del tuo cane per afferrare la zecca della parte testa.

  • Cerca di rimuovere il parassita in modo lineare, senza fare movimenti bruschi, altrimenti la zecca potrebbe rompersi e perdere parte dell'apparato boccale che potrebbe rimanere incastrato all'interno del cane e causare infiammazioni e infezioni locali.

  • Evita il più possibile di fare una pressione eccessiva sulla zecca, in quanto ciò potrebbe farla scoppiare, rilasciando così gran parte della sua carica microbica nel flusso sanguigno del cane.

  • Una volta rimosso il parassita, lo si dovrebbe mettere in una bottiglia contenente antiparassitario o alcol fino a quando non muore. Sigilla la bottiglia al meglio con del nastro adesivo o simili e poi gettala nel cestino.

  • Ora disinfetta la pelle del cane dov’era la zecca con una soluzione di iodio o clorexidina.

Come puoi vedere, è un compito che richiede molta cura e tatto. Se ti trovi in difficoltà, vai dal veterinario.

Consultalo anche se dopo l'estrazione osservi prurito, gonfiore o arrossamento nella zona del morso, in modo che possa esaminare la zona e applicare un trattamento sintomatico qualora lo ritenesse necessario.

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