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    Cataratta nei cani: fattori da controllare prima dell'intervento chirurgico

    La cataratta nei cani di solito compare con l'età, anche se in alcune razze e patologie aumentano le possibilità di sviluppare tale condizione. Ti spieghiamo ciò che devi sapere prima di sottoporre il tuo cane all'intervento di cataratta.

    Se il cane assume un aspetto biancastro opaco del cristallino ed è goffo quando si muove, è importante eseguire una visita oculistica per valutare la presenza di cataratta. La cataratta nei cani è di solito ereditaria e colpisce i cani più anziani.

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    La diagnosi e il trattamento precoci sono importanti per fare in modo che il cane non perda la vista in maniera permanente. L'intervento, simile a quello che si esegue sulle persone, prevede la rimozione del cristallino e il posizionamento di una protesi. Tuttavia, prima di eseguire un intervento di cataratta nei cani è essenziale controllare una serie di fattori.

    Prima dell'intervento alla cataratta nei cani

    Preliminarmente si devono effettuare:

    • Un esame completo dell’occhio. Serve a determinare se l'occhio può essere operato.
    • Un elettroretinogramma per valutare la funzionalità della retina.
    • Un'ecografia oculare per esaminare il fondo dell'occhio. Questi 2 test sono fondamentali per accertarsi che il cane possa riacquistare la vista in seguito alla rimozione della cataratta.

    Poiché l'intervento di cataratta nei cani viene eseguito in anestesia generale, si dovrebbe fare anche un controllo generale del cane attraverso una valutazione pre-chirurgica, comprendente un esame del sangue, il controllo della pressione arteriosa e un controllo dell’anamnesi del cane.   Prima dell'intervento chirurgico è possibile introdurre una serie di modifiche che faciliteranno il periodo post-operatorio. Ad esempio, il cane può essere abituato ad usare il collare a cono. Se lo si indossa per brevi periodi di tempo prima dell'intervento chirurgico, sarà meno spaventato durante il periodo post-operatorio.  

    Evitare le complicazioni

    L'intervento chirurgico alla cataratta nei cani, se svolto nelle giuste tempistiche, evita complicazioni quali infezioni o infiammazioni oculari. Ad esempio, se è passato molto tempo e la cataratta è già molto avanzata, essendo indurita l'intervento chirurgico è più complicato e possono insorgere ulteriori complicazioni durante l'intervento. Si tratta di un intervento che ha bisogno di anestesia. Le complicazioni si verificano in una bassa percentuale di casi, pari al 5% circa.  

    Raccomandazioni dopo l'intervento alla cataratta nei cani

    • Evitare lunghi periodi di esercizio fisico: il cane ha bisogno di riposo per riprendersi. Se è un animale molto inquieto, le passeggiate dovranno essere effettuate con l'imbracatura, per evitare movimenti improvvisi. Niente corse o giochi.
    • Mettere il cono di protezione: previene i danni da graffiatura. Idealmente, dovrà essere indossato per quattro settimane.
    • Somministrare i farmaci prescritti dal veterinario: in questo modo si eviterà la comparsa di infezioni. È inoltre necessario fare attenzione all’eventuale comparsa di reazioni di sensibilità. Il veterinario deve essere consultato in caso di comparsa di cisposità o se si presentano irritabilità e gonfiore. Può essere una reazione al farmaco con una soluzione molto semplice, sostituendolo con un'altra formula.
    • Evitare di fare il bagno durante le 3 settimane successive all'intervento di cataratta nei cani.

      Fonti: mascotafiel.com e oftalmologiaveterinaria.es

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