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    Panleucopenia felina: eziologia e prognosi

    La panleucopenia felina può raggiungere elevati livelli di gravità. Non esiste alcun trattamento curativo, ma soltanto misure sintomatiche. Per tale motivo, il vaccino assume un'importanza particolare. La panleucopenia felina è una malattia causata da un parvovirus felino estremamente resistente all'ambiente esterno.

    La panleucopenia felina è un virus a DNA, con particolare tropismo in grado di infettare cellule ad elevato grado di divisione, come ad esempio l'epitelio intestinale, il midollo osseo o i tessuti linfoidi. Si tratta di un virus molto contagioso, in parte a causa dell'elevata resistenza all'ambiente esterno, ed è in grado di sopravvivere fino a 1 anno al di fuori dell’ospite.

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    Epidemiologia

    Si tratta di un virus trasmissibile oralmente. Una volta entrato nell'organismo del gatto, il virus si replica nei gangli linfatici per poi entrare in fase di viremia, invadendo il flusso sanguigno. Nel caso in cui la panleucopenia si sia presentata durante la gestazione o in forma neonatale, il virus può provocare la distruzione delle cellule del cervelletto, provocando danni irreversibili. La panleucopenia felina si manifesta solitamente nei gatti non vaccinati di età inferiore all'anno. A livello stagionale, il numero di infezioni aumenta alla fine dell'estate e dell'autunno.  

    Sintomi

    I sintomi principali della panleucopenia sono vomito, disidratazione grave, febbre fino a 40 °C, depressione, anoressia e diarrea che può essere associata a melena e ittero. Nel caso in cui si sia verificato un danno a livello del cervelletto a causa di un'infezione precoce, il gatto soffrirà di atassia, movimenti eccessivi e posture anomale. Il danno neurologico, derivando da un'aggressione specifica e non trattandosi di un processo neurodegenerativo, non progredisce con il passare del tempo.  

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    Trattamento

    Non esiste una cura per la panleucopenia, ma è fondamentale somministrare un trattamento sintomatico e di supporto adeguato allo stato dell'animale. Il trattamento deve essere somministrato in via precoce e in modo aggressivo. A causa di vomito, diarrea e febbre si verifica una grave disidratazione, quindi il ruolo della fluidoterapia è molto importante. È possibile somministrare il Ringer Lattato integrato con KCl anche per endovena, a seconda del grado di disidratazione. È necessario limitare l'assunzione di solidi e liquidi fino a quando il vomito non sarà completamente scomparso.

    Una volta iniziata la fase di miglioramento clinico, si dovrà procedere alla progressiva reintroduzione dei liquidi e di una dieta leggera. Gli antiemetici, come la metoclopramide, possono risultare molto utili nel controllo sintomatico del vomito. Vista l'elevata capacità infettiva del virus e la sua presenza nelle feci e nel vomito dell'animale, è importante isolare il gatto da altri animali ed essere molto scrupolosi con le misure igieniche. I vaccini disponibili sul mercato contro la panleucopenia felina sono molto efficaci nella prevenzione della malattia, quindi si raccomanda di ripetere la vaccinazione con cadenza annuale.

    Nel caso delle gatte gestanti non è indicata la somministrazione di vaccini attenuati, poiché potrebbero danneggiare le cellule del cervelletto, provocando un danno neurologico irreversibile con importanti sequele.  

    Prognosi

    Se un gatto guarisce dalla panleucopenia felina, sarà immune per tutta la vita. La prognosi dipende dallo stato in cui il gatto arriva allo studio veterinario.

    Research Report Urinary