VT_Tematica_Dermatologia_detail.jpg VT_Tematica_Dermatologia_detail.jpg
  • Momento della lettura: 5 mins

    Scabbia nei gatti: valutazione dell'efficacia terapeutica

    La scabbia nei gatti è una malattia cutanea estremamente contagiosa, che provoca un intenso prurito con lesioni caratteristiche. Di seguito ti spieghiamo il tipo di trattamento più comune per la scabbia gatto e una delle formule di trattamento che si è dimostrata efficace. 

    Dermatite Atopica Canina → Scarica gratis il report.  Include informazione chaive su epidemiologia, eziopatogenesi, diagnosi,  trattamento...

    Scabbia nei gatti: introduzione

    La scabbia è una malattia limitata alla pelle che si presenta in numerose specie, tra cui il gatto, e ha diffusione mondiale. Questa malattia cutanea è causata dagli acari, ectoparassiti di dimensioni microscopiche. Ne esistono svariate specie e sottospecie, che possono manifestarsi anche in diverse forme cliniche. Quindi, tra i diversi tipi di scabbia nei gatti troviamo:

    • La rogna notoedrica, provocata da Notoedres cati. Si verifica solo nei gatti. Si tratta della tipologia meno frequente. Questa malattia colpisce sia i gatti lattanti che adulti ed è altamente contagiosa, si diffonde per contatto diretto e provoca un intenso prurito. Presenta una distribuzione delle lesioni tipica, che si originano all'estremità delle orecchie e si estendono alla base di orecchie, muso, palpebre e collo. La pelle si ispessisce e viene ricoperta da croste grigiastre, che lasciano poi posto a una zona di alopecia.
    • La rogna otodettica (detta anche scabbia dell'orecchio), prodotta dall'acaro Otodectes cynotis. Sebbene si presente prevalentemente nei gatti, può essere riscontrata anche nei cani su base occasionale.
    • La cheyletiellosi, provocata da Cheyletiella spp, si manifesta prevalentemente nei gatti e talvolta anche nei cani. Non deve essere confusa con la forfora.
    • La rogna demodettica, provocata da Demodex cati. Questa tipologia si manifesta prevalentemente nei cani (Demodex canis) e occasionalmente nei gatti, ed è la forma meno frequente. Si tratta dell’unico sottotipo che non provoca prurito. Demodex gatoi provoca prurito.

    Webinar "L’enigma della dermatologia felina: Il grooming".  - Dott.ssa Laura Ordeix

    Trattamento della scabbia nei gatti

    L'uso di alcuni trattamenti può essere tossico per il gatto. Al fine di valutarne l'efficacia (Broadline di Merial, una combinazione topica di fipronil 8,3% p/v, (S)-metoprene 10% p/v, eprinomectina 0,4% p/v e praziquantel 8,3% p/v), è stato condotto uno studio clinico su gatti affetti da infezione da Notoedres cati, in cui questa combinazione è stata applicata topicamente nel gruppo di controllo.

    Al fine di valutare la presenza dell'acaro, sono state eseguite raschiature basali prima dell'inizio del trattamento e ogni due settimane per un totale di 8 settimane, valutando anche le caratteristiche delle lesioni per il controllo della remissione clinica. I risultati hanno dimostrato che l'efficacia contro Notoedres cati con una singola somministrazione topica era > 99% e che tutti i gatti trattati si sono ripresi dai segni clinici della rogna notoedrica.

    Inoltre, in questi gatti non sono stati osservati effetti collaterali legati al trattamento della scabbia. Poiché la scabbia nei gatti è una malattia cutanea, la diagnosi differenziale dovrebbe essere effettuata con altre malattie della pelle (in particolare quelle che causano prurito) come la dermatite atopica, la demodicosi, la follicolite batterica, la dermatite da Malassezia e l'allergia alimentare. Inoltre, se vuoi saperne di più sulla dermatite atopica nei gatti, leggi questo post sulle ultime notizie in merito.

    1. Knaus M, Capari B, Visser M. Eficacia terapéutica del Broadline® contra la sarna notoédrica en gatos. Parasitol Res 2014

    Dermatite atopica canina