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    TTA nei cani: Risoluzione della rottura del legamento crociato

    La rottura del legamento crociato anteriore è la patologia osteoarticolare più frequente nei cani, conseguenza di un ginocchio cronicamente infiammato. La TTA è una nuova tecnica di riparazione che consente un notevole miglioramento di questa patologia.

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    Introduzione

    La rottura del legamento crociato anteriore è una delle più comuni patologie del ginocchio canino. La causa principale si ritrova in particolare nelle razze moderne. In questi cani, l'angolo che si forma tracciando una linea lungo l'asse della tibia e una lungo il femore è di 160º, mentre nelle razze tradizionali è di 135º. Questo cambiamento di angolazione produce anatomicamente una zampa più diritta, che sovraccarica il legamento crociato anteriore, provocandone la rottura. Circa il 50% dei cani presenta una lacerazione del legamento crociato anteriore controlaterale a 6 mesi di età.

    Il sintomo principale sarà la zoppia. Secondo uno studio del gruppo di ricerca Affinity è stato riscontrato che con la dieta articolare si ottiene un miglioramento della zoppia.

    Rottura del legamento crociato anteriore: tecniche di riparazione

    Esistono attualmente 2 diversi approcci chirurgici per risolvere questo problema. Da un lato l'intervento chirurgico che cerca di rendere l'articolazione il più stabile possibile e dall'altro l'intervento che annulla la funzione svolta da quel legamento.

    Rispetto a questo secondo approccio troviamo che la TTA (avanzamento della tuberosità tibiale) sia la tecnica più moderna. Il TTA nel cane cambia la biomeccanica del ginocchio modificando gli angoli dell'articolazione, in modo che il cane possa sostenere la zampa in tempi più brevi, rallentando la progressione dell'osteoartrite.

    Esistono altre due tecniche che riescono a modificare questi angoli, la TPLO (osteotomia di livellamento del piatto tibiale) e la TWO (osteotomia della tibia a cuneo) comunemente note come tecnica Slocum la prima e come tecnica a cuneo la seconda.

    La TTA nei cani

    Consiste nell’eseguire un taglio sulla tuberosità tibiale e farla avanzare con impianti in titanio. Questo assicura che il legamento tibio rotuleo sia perpendicolare alla linea che attraversa il piatto tibiale.

    Caratteristiche:

    • Molto più rapida.
    • Meno invasiva.
    • Percentuale di complicanze più bassa rispetto ad altri tipi di osteotomie.
    • Recupero più veloce.

    Il grande vantaggio di questa tecnica rispetto ad altre è che, nei cani di grossa taglia, la percentuale di complicanze è molto più basso e queste sono meno aggressive. Si tratta quindi attualmente di una delle tecniche più indicate per risolvere il problema della rottura del legamento crociato.

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    La TPLO nei cani

    Consiste nell’eseguire un taglio rotondo sull'epifisi prossimale della tibia in modo che la rotazione del piatto tibiale diventi di 8-10º.

    Confronto con la TTA:

    • Meno complicanze. Una sola complicanza, che è la frattura della protesi.
    • Servono una sega speciale e strumenti specifici.
    • La tecnica è più difficile.

    Per quanto riguarda la rottura del legamento crociato anteriore associata alla lussazione della rotula, occorre distinguere tra le razze di cani di piccola e grande taglia:

    • Razze di piccola taglia: il FASTack è stato tradizionalmente utilizzato per evitare l'ancoraggio del sesamoide gastrocnemio e al contempo uno spostamento laterale della tuberosità tibiale. Si trattava di una tecnica extracapsulare che fissava l'LCA ma non la rotula, quindi è stata scartata. Negli anni successivi è stato utilizzato il FASTack con un'osteotomia più cranica della tuberosità tibiale fino al punto in cui sono stati posizionati i fori per ancorare il legamento extracapsulare. Il problema era l'infezione dei fili multifilamento, quindi è caduto in disuso. Attualmente si usa la tecnica mista: TTA + spostamento laterale della tuberosità tibiale.
    • Razze di grossa taglia: utilizza fondamentalmente il tradizionale TTA con spostamento laterale della tuberosità tibiale supportato da un distanziatore.

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